5/3 9:39 am o 1:39 am

Almeno siamo entrambi in AM 🙂
Bella questa thinking-positive attitude?

Ecco, ora passa perché devo rimettere la tastiera in italiano ed inizierò a spingere tastini a caso per trovare le lettere accentate. O meglio, le lettere ormai so dove sono… ma sono i simboli cazzo. Il – e i : sono spostati, e le partentesi aperte e chiuse sono spostate di un posto, quindi quando di solito apro la parentesi, con l’italiana la chiudo. Tipo presa per il culo.

Ma vabbé, facciamo presto che tra poco arriva il driver e non voglio farlo aspettare.

Riassunto di ieri… praticamente giro pomeridiano verso questo tempio. Sosta a metà strada per provare un caffè fatto dai semini minuziosamente selezionati da una specie di orsetto-gatto, che li mangia, e li caga. Poi l’essere umano raccoglie la sua merda, spero in qualche modo la pulisca e ti fa il caffè.
Una specie di caffè turco. Buono ma boh, non una roba da dire “wow, ora non ne posso fare a meno” ecco. Però carina come esperienza. Incluso ti portavano anche tipo 16 the da provare, che chiaramente dopo vuoi comprarli tutti. Tecnica vecchia ma sempre funzionante.

Carina anche la guida. Tipetto che mi ha attaccato una gran pezza con Valentino Rossi, e ringrazio mia madre che ne ha sempre parlato e sono riuscito ad intrattenere una mezza conversazione intercalando con “maybe, should yea, can’t remember exactly but”. Me lo sarei portato a casa, ma facciamo anche no perché dovevo andare al tempio a mettermi questa gonnellina di finto raso viola, con cintura arancione flash, tipo le arance di Valencia.

Fatta anche questa esperienza, nel tempio, con scimmie odiose ovunque che davano la paga al più disinibito porno attore di tutti i tempi. Dita in culo, assaggi di piselli, chiavate sui tetti… altroché.

E poi sì, anche questa danza infinita… tipo 50 minuti di maletta, ma folcloristica dai. Una cosa che suonava tipo “cià cià cià cià”… per 50 minuiti praticamente NON STOP! Da andare giù di testa. Un branco di maschi a torso nudo… tutti cessi. Se no magari il cià cià cià si sarebbe retto meglio. Uno più brutto dell’altro.

Per fare questo suono alzavano e abbassavano le spalle, e ho visto tantissime tettine flaccide vibrare con quel leggero ritardo dato dall’adipe e la gravità.
Oggi infatti sono andato in palestra.

E la serata però è finita con una cena letteralmente in riva al mare – tavolo a tipo 20 metri dalla battigia. Piedi nella sabbia.
Menù piccolo, da quasi 60 euro. Tutto pesce. Aragosta, orata, cappe sante, granchio, calamari, gamberi, riso, verdure, patatine fritte, salsine e zuppetta.
Io ero allucinato. A parte il prezzo… che con 60 euro in Italia ti fai mangi un cazzo (nemmeno quello) al mare a mangiare il pesce. Ma più che la tipa mi fa “è giusto per una persona”.
E pensare che al mattino avevo pensato: qui la gente non mangia un cazzo. Porzioni minuscole: ecco perché sono piccoli e secchi. E ho pensato subito a USA, alle porzioni per 8, che sono lo spuntino di un tipico americano.
E invece qui la signorina mi ha fregato. Ma io ho mangiato tutto. Lasciato lì solo le patatine fritte e un po’ dei calamari, anche quelli fritti. Ah, e la zuppetta e il riso. Ma tutte le buone proteine le ho ingerite.

E non c’erano doppi sensi.

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