Le lettere elettroniche

E’ bello poter prendere ed andare dove ti pare, quando ti pare.

Ieri sera ho ricevuto una mail totalmente inaspettata. Una mail vera. Quelle che si mandavano “ai miei tempi”.

Non tutte quelle troiate che riceviamo ora. Una lettera elettronica. L’equivalente di una vecchia lettera scritta a mano da una persona a te cara, che invece di usare le poste, usa un metodo “moderno” che arriva istantaneamente (o quasi), ma velocizza brutalmente il tempo di attesa tra invio e ricezione. E tendenzialmente non va persa.

Ebbene, l’ho ricevuta tardino e, volendo dedicarci il tempo giusto, ho pensato di leggerla oggi.

Sì, un volo sarebbe stato ideale, ma ho una festa di compleanno stasera e non potevo prendere un volo all’ultimo. Quindi sono venuto al mare.

E mentre ero sul treno, ho letto e risposto a questa lettera elettronica. Un vero tuffo nel passato, ma è stato bello rivivere un po’ l’emozione di ricevere qualcosa di contenuto, e non conferme/notifiche/cazzate/spam.

Mi trovo quindi ora su una panchina, che guardo il mare, la gente che corre, i cagnetti che fanno casino (più sono piccoli più sono molesti) e le espressioni intrattienintissime (si dice? Esiste? Ora sì) dei padroni-genitori che ammazzerebbero l’altro essere umano perché il suo cagnetto ha osato abbaiare o disturbare il proprio. Sguardi laser tipo Superman anni 90 che ti affettava.

Poi vabbè, una serie di boni e bonelli con i più curiosi accostamenti cromatici che distraggono. Purtroppo la temperatura sotto i 20 gradi non permette al gruppo esibizionista di sfoggiare, ma qualche zampetta golosa si riesce ancora a notare, e qualche addominaletto disegnato sulla maglietta che va contro vento pure. Non lamentiamoci.

Il people-watching è davvero molto divertente. Peccato non ci sia la mia amica.

Si sta comunque davvero bene, nonostante questo vento costante. Ma su questa isola, a parte i Brexisti, ci sono persone intelligenti. E hanno fatto delle panchine riparate. E io me ne sono preso una tutta per me.

Nota: cioccolato fondente che si allena: sempre una golosità.

Non mi intrattengo ancora troppo perché vorrei continuare il people-watching e guardare il mare e non un monitor, ma volevo condividere questa bella sorpresa, assieme alla sensazione di pace e serenità che un giretto fuori porta può dare, specialmente in momenti un po’ particolari dove rischi di sprofondare nella tristezza.

Alla fine sono i dettagli che fanno la differenza: una lettera elettronica inaspettata, un discutibile accostamento cromatico, un addominaletto controvento.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.