Bali… per chi non c’è mai stato ma vorrebbe andare

Sono le 10:33, e il mio volo imbarca tra più di un’ora.
Sono ancora letteralmente a Bali, e so che ho qualche amico che passerà da qui nei prossimi mesi (un’amica si farà pure un mese! – che bello, nutro un tantinino di invidia, lo ammetto).

Ho pensato quindi di fare un riassuntino, di quello che ho imparato. Oggi è il 14 marzo 2024, quindi queste informazioni saranno valide per questo periodo. Se qualcun altro capiterà su questo blog, liberissimi di prendere spunto, ma il dati potrebbero non essere aggiornati 🙂

Sarà una lista un po’ random, senza dividere per categorie, ma non voglio dimenticare nulla.

  • Appena arrivi in aeroporto, c’è da fare il visto. Accettano la carta di credito, e ti fanno pagare un attimo in più ma sono spiccioli. Se vuoi evitare la fila, una decina di giorni prima vai qui e fallo online. Io ho fatto la fila, ma perché sono un pirla e, nonostante sapessi di questo link, ho fatto un controllo di cosa potevo fare troppo tardi, e non avrei avuto la risposta in tempo.
    Se lo fai lì, oltre all’adesivo sul passaporto, ti danno un tagliandino che devi tenere e consegnare all’uscita dal paese.
    Il visto mi pare valga esattamente 30 giorni. E mi pare si possa comunque estendere.
    Sul sito Wecome Back to Bali ci sono un tot di info interessanti
  • Io ho pagato la tassa qui prima di arrivare, che apparentemente NESSUNO ti chiede. Forse è una chiavata per turisti, ma anche qui, sono davvero pochi soldi, e ho preferito stare tranquillo.
  • Quando esci dal Custom, letteralmente dopo che ti fanno un x-ray allo zaino per assicurarti che non hai animali o bombe o pistole, ci sono gli ATM dove puoi prelevare. Il massimo in quegli ATM è 2.500.000 IDR, che sono circa 150 EURO. Io, in 2 settimane, facendo la diva, ho prelevato credo 2 volte questa somma, e pagato altre cose con la carta. In base a quanto stai, decidi tu se fare un prelievo solo o anche un paio.
    Il contante è preferito sempre, ma in ristoranti e hotel tendenzialmente accettano anche la carta, ma ti applicano un 3% di commissioni. Anche qui, spesso le cifre sono irrisorie, ma se i prelievi non ti costano nulla (fa’ attenzione con la tua banca), forse ti conviene prelevare e usare il vecchio cash.
    NOTA: la carta ti viene data DOPO l’emissione delle banconote: evita di andare via con i soldini e lasciare la tua debit card nell’ATM.
  • Se la tua banca ti fa pagare le commissioni al prelievo contanti all’estero (verifica prima di partire), un’altra opzione è farti una Revolut, se non ce l’hai già. Puoi usare questo link con il mio referral. La versione gratis, Standard, penso dia la possibilità di prelevare l’equivalente di €200 in valuta estera senza pagare commissioni. Che, per quello che ho visto, potrebbe essere più che sufficiente per una settimana, usando la carta dove la prendono. E puoi sempre usare la Revolut.
  • Ah, SIM card, vero. Altra cosa importantissima. Internet ti serve, e punto. Si può fare gli alternativi new age quanto vuoi, ma qui, senza internet, sei piuttosto nella merda, a meno che non sei ricco sfondo e ti puoi permettere chiamate internazionali, ma in quel caso, hai anche internet.
    Se hai un telefono che supporta le eSIM, sei a cavallo. Ci sono tanti siti tipo HolaFly. Funziona bene, ci sono vari piani e il supporto via Whatsapp funziona altrettanto bene. Se vuoi, questo link ti dà un 5% di sconto, e lo avrò pure io nell’acquisto della prossima sim.
    Se invece il tuo telefono non supporta le eSIM, allora andrei di free wifi nell’aeroporto per il primo contatto con il tuo driver (prossimo punto che discuto) e poi mi farei consigliare da lui dove comprarne una. Il mio driver mi ha detto chiaramente di evitare l’aeroporto perché hanno piani costosi e non convenienti. Io ero preparato quindi non ne ho avuto bisogno, ma questo è stato il suggerimento di un local: e mi fido al 3000%.
  • Il driver, VITALE. Arrivi a Bali, sbalottato dal time zone, dall’afa che ti fa esplodere le cellule, code, visti, etc… e… uno “stadio di persone” all’uscita, piena di cartelli. Esci, rincoglionito, e dici “minchia dove cazzo sono”.
    Quindi, è assolutamentissimamente consigliato avere un driver che ti aspetta e ti preleva da questo caos.
    Qui è normalissimo avere un driver privato che ti porta in giro per l’isola. Il traffico è bello tosto, il modo di guidare un po’ libero stile Napoli, con scooter ovunque. Credo abbiano pure la possibilità di passarti sopra e sotto, non solo ai lati. Quindi, almeno per l’arrivo, mettiti in contatto con un driver che ti porti all’hotel.
    Io l’ho usato praticamente per tutta la vacanza, a parte qualche giorno a Ubud e Nusa Penida, dove ho voluto provare lo scooter, sapendo che il traffico era meno.
    Per farti venire a prendere in aeroporto si parla di 350.000 IDR, e per una giornata intera con te (sì, a me pare ancora strano, ma arriva al mattino, ti porta dove vuoi e ti aspetta, e ti scarica alla sera), sono passato da 650.000 IDR ad un massino di 800.000.
    Si può trattare, senza esagerare, considerando che questa è dove letteralmente mangiano. Spesso l’auto non è la loro e noleggiano, quindi ricordarsi sempre che un minimo di trattativa ci sta e fa parte della cultura, ma non fate i morti di fame che 50.000 a voi sono l’equivalmente di 2 caffè al bar.
    Tra l’altro, io ho sempre lasciato 50.000 di mancia ogni giorno. Giusto e sbagliato non so, ma è sempre stata molto molto apprezzata.
    Io vi stra consiglio questo ragazzo, Kadek. 26 anni, in poche settimane sarà padre, famiglia tradizionale hahahha… ma è un tipo davvero alla mano, affidabile e ottimo driver. Ha il piede pesante, ma guida davvero bene e sa come svincolarsi in situazioni di traffico intense.
    Il suo inglese è molto basic, ma parlando in modo semplice tipo “io oggi andare qui” indicando sulla mappa, e scrivendogli, si va con un filo di gas.
    Questo è il suo whatsapp.
  • Ovunque tu vada, sei “discriminato” come turista, e hai sempre un qualcosa da pagare. E il 99% delle volte è cash only. Parliamo di cifre anche piccole. Spesso quando arrivi con lo scooter hai 5000 IDR per il parcheggio (€0.30) e poi magari l’ingresso alle spiagge etc.
    Per stare dal lato del sicuro, io giravo sempre con 300.000 IDR dietro… e le carte, just in case.
  • Mangiare, si mangia bene e non è come in Tailandia che il livello di piccante è praticamente mortale, anche per chi, come me, apprezza molto lo spicy food.
    Un pasto tipo il tipico fried rice o fried noodles (preparati che è lo stesso a colazione, pranzo e cena), e una bottiglia d’acqua, di solito te la cavi con 50-60.000 IDR, meno di 4 euro. Sono riuscito a mangiare anche con 1 euro e mezzo. Dipende sempre dai posti.
    Dove ho speso di più è stato in un ristorante di pesce dove ho pagato l’equivalente di 65 euro, ma era un menu per 2 persone, con una quantità di pesce incredibile, ed è stata l’unica volta. Non ho mai speso più di 15 euro a pasto, facendo la Divah, con la D maiuscola e l’h aspirata finale.
    Anche il pesce, cotto alla griglia, sulla spiaggia, me la sono cavata con meno di 10 euro.
  • Io ho preso della gran acqua, pioggia come se non ci fosse un domani. Succede anche nella stagione secca, a quanto mi hanno detto, ma molto più brevi e meno frequenti. Un be k-way o poncho (suggerisco il poncho specialmente se si prende lo scooter e si ha uno zaino – molto più pratico da mettere e togliere), sono soldi ben investiti.
  • Se non hai il seno, e hai dei boxer da mare, con un paio di costumi che lavi giornalmente e fai asciugare, puoi serenamente farti tutta la vacanza. Idem con le magliette. Abbigliamento tipo da runner, quelle maglie che si asciugano in un attimo e saponettina con te, hai fatto bingo.
  • La temperatura più bassa credo l’ho provata sul Monte Batur, alle 5 del mattino, causa vento forte… e pioggia, e nebbia e tutto quello che puoi mettere nella lista per farti dubitare sulla tua idea di fare il tour. Ero bagnato di sudore, con una maglietta termica, una maglietta da running, poncho e giacchina antivento leggera. Unico momento che mi sono dovuto coprire così. Non ho MAI avuto bisogno della sciarpa o felpa. Quindi se parti con una felpa da casa, ti basta e avanza e probabilmente non la userai mai.
    Nemmeno a mangiare di sera sulla spiaggia. La famosa ariarina che tira al mare in Italia, che ci fa sempre prendere la giacchetta o la sciarpina… scortatela. E’ un caldo porco sempre.
    Quindi nello zaino, non mi sono mai portato la felpa, ma il poncho sì, e l’ho usato.
  • matur suksma o solo suksma è il loro molte grazie o grazie. Non è necessario usarlo, ma è un piccolo gesto che viene molto apprezzato. Last but not least, palmo contro palmo tipo segno di preghiera, altezza petto, e leggero inchino quando si ringrazia. Anche se si usa il thank you, il gesto viene sempre molto apprezzato e ricambiato.
  • Nusa Penida è una meraviglia e consiglio vivamente di andarci. Dove ho alloggiato non mi è piaciuto particolarmente, ma anche lì, credo un po’ di sfiga. Avevo bestie di ogni genere in camera, incluso un geco enorme che cagava tipo vacca. Nel welcome sheet c’era scritto che questi animali potrebbero esserci, sono innocui se non li infastidisci, e bla bla bla. La cosa che non mi è piaciuto è stato il livello di ragnatele e cm di polvere, che quello non lo fa il millepiedi, il geco obeso o il ragno: quello è non pulire. Aggiungici che non andava l’acqua calda ed è piovuto un casino… fatico a dare un buon score a quel posto.
    Un paio di giorni almeno però sono da fare. E qui, motorino è praticamente un must. O magari prendere qualche tour, ma in scooter l’isola si attraversa in poco più di un’ora. Non c’è traffico, solo strade spesso sterrate. Gli hotel hanno dei drivers, quindi eventualmente si può optare per questo, ma se te la senti di prendere un motorino… io ho preso il ferry da Kusamba (porto piccolino ma i driver ci vanno più volentieri rispetto a Sanur, perché c’è molto meno traffico), e sono arrivato a Sampalan, a Nusa Penida. E ho preso lo scooter da Rental Scooter Nusa Penida, dopo aver letto le recensioni. Confermo, fantastico. 100.000 IDR al giorno, come in Bali mainland, e ottima qualità.
  • Must see in Nusa Penida, a mio avviso: Kelingking Beach e Diamond beach. Se fai una ricerca trovi altro, come Broken Beach, Crystal beach etc… ma se dovessi sceglierne 2 tra tutte quelle che ho visto (tutto in 2 giorni, pioggia inclusa), quelle due sono mozzafiato.
  • Scarpe. Mi raccomando. La cazzata “solo flip flop”. Un bel paio di scarpe con grip, perché a Nusa Penida, se fai un trekking di qualsiasi tipo, ringrazierai quella volta che hai messo in valigia quelle scarpe. Io sono quelle che ho usato per volare anche. Ma, soprattutto se andate a Nusa Penida, vi servono perché per raggiungere le spiagge c’è sempre il cammino roccioso.
  • Stando in discorso abbigliamento, minimal minimal direi appunto un paio di costumi da alternare, con un paio di magliette, un qualcosa per la notte (eventualmente se non te la senti di stare a birillo al vento), un cambio lungo per il volo, magari tuta che puoi metterti all’andata e al ritorno, e usare quella felpa nel caso… intimo e calzini, non esagererei, perché, almeno nel mio caso, sono stato sempre in costume. Basta darci un’insaponata e risciacquata alla sera, mettere in direzione del condizionatore – NON farti fregare, cerca sempre un posto con AC, perché l’umidità è tosta.
  • Col senno di poi, avrei preso un asciugacapelli mini, per velocizzare l’asciugatura di certe cose. Non sempre c’è nelle camere. Ma con 10 giorni su 12 di pioggia, ce l’ho fatta senza.
  • Presa della corrente è tipo la tedesca. Quindi il due poli italiano si infila senza problemi. Quindi il carichino del telefono che hai si infila: non ti servono adattatori.
  • Canggu a me non è piaciuta particolarmente. Troppo piena di posti per Westerns. Molto meglio Ubud, o il nord, o sopra Virgin Beach e la zona di Sideman. Kuta ci ho solo dormito per prendere l’aereo la mattina dopo. Saltata pari pari, tanto mi hanno detto essere una Rimini degli anni 90, piena di discoteche ed australiani ubriachi.
  • SPA. Fatevi dei massaggi. Non costano un cazzo e ci sono posti divini. Prenotate CON ANTICIPO qui. Massaggio in stanza aperta sul fiume, col rumore della foresta… un sogno.
  • Mangiate il pesce qui:
    Yantria café
    Lia café: qui ti vengono anche a prendere dall’hotel gratis. Io sono arrivato con il mio driver e mi sono fatto riaccompagnare. Rispondono alla chat di Google. E se avete culo, non come me che si è annuvolato, andate per le 5:30pm che vi beccate il sunset.
  • Posti fighetti ma totalmente affrontabili:
    Tebasari Resto, Bar & Lounge: posto un po’ turistico, ma si mangia bene, servizio eccellente, c’è cibo locale e la location nelle risaie è molto piacevole.
    Ristorante Lereng Agung: un buffet con una bellissima vista. Cibo buono, da buffet. Ma economico e davvero gran bella view sulle risaie con monte di sfondo
    Tis Cafe: qui se spendi 300.000 IDR puoi anche fare il bagno nella piscina. Bel posto, anche questo sulle risaie.
  • Sempre riferito al mangiare, specialmente a Canggu o questi posti pieni di turisti… ricordatevi che qui non hanno la cultura dell’alcool. Hanno un vino solo e l’arak, che è una specie di grappa. Meglio succhi di frutta fatti al momento, tipo mango, watermelon e dragon fruit, i miei preferiti. L’ultimo più per il colore che il sapore. Così fucsia!!!! Poi pare faccia molto bene.
    Aggiungo che ci sono posticini un po’ meno vistosi ed eleganti, ma che fanno da mangiare benissimo, davanti a te, e si spende un cazzo… tipo 40-50.000 IDR per main course e drink.
    Mi sono segnato infatti Warung Andinata, che ho speso 28.000 IDR per un Nasi Goreng e bottiglietta d’acqua.
  • Risaie… boh… io non ho fatto quei percorsi all’interno, ma mi sono limitato a mangiare nei posti indicati sopra. Al Tis puoi anche farti una passeggiata (ho visto gente farlo – io mi sono limitato a guardare e mangiare).
  • Due parole su Taman Beji Griya Waterfall. Ci sono pareri molto contrastanti anche su Google. E’ chiaramente un posto dove cercano di fare soldi. Ma resta comunque un tempio. Insomma, esattamente come fa la Chiesa cattolica in Italia, quindi noi ci siamo abituati heheh.
    Io sono arrivato con il mio scooter (ho preso lo scooter per un giorno mentre alloggiavo ad Ubud – dopo vi metto i posti bellissimi che raccomando, tra cui quello ad Ubud), 5000 IDR per parcheggiarlo e poi 300.000 IDR per fare il rituale di purificazione. Crederci o non crederci, io l’ho trovata una bella esperienza. Ti immedesimi un po’ nella loro cultura, nei loro rituali. E vedi queste cascate meravigliose. Io, personalmente, credente o non credente, lo rifarei.
    Se poi vuoi investire anche mi pare l’equivalmente di 300 euro o più, puoi fare pacchetti più sofisticati. Te li propongono all’arrivo, ma io ho detto che la cerimonia di purificazione era più che sufficiente.
    Io sono arrivato presto, tipo sulle 10 mi pare, e ho avuto culo di avere la guida solo per me. Altri sono arrivati dopo e li ho visti in gruppo.
    Ah, alla guida lasci il telefono e ci pensa lei ad immortalare tutti i momenti.
  • Palestre. Se vuoi allenarti, le palestre, almeno in zona Canggu sono ben equipaggiate. Io le ho provate solo lì, ed era convenzionata con l’hotel. Ho visto comunque prezzi davvero minimi per l’ingresso giornaliero. Preparati comunque a restare in costume, perché spesso ci sono giusto dei ventilatori, e dalle 7 il caldo è già torrido.
    Ho visto comunque che in tutta Bali se ne trovano, concentrate comunque nelle zone Canggu e dintorni, Ubud e Kuta.
  • Ah, dimenticavo. Grab. App da scaricare assolutamente. Molto utile per piccoli spostamenti. Tipo Uber. Ce ne sono altre, ma io ho sempre usato questa e mi sono trovato benissimo.
    Io l’ho usata anche per farmi arrivare il cibo take away nell’hotel ad Ubud. Prezzi da vergogna… parlo di delivery a 1 euro e mezzo… robe davvero incredibili, ma davvero comode per farti una serata relax, magari se l’hotel è bello e ti vuoi godere un po’ di pace.
  • Posti dove tornerei assolutamente a dormire:
    Mojito Villa: nord dell’isola, il bungalow è davanti al mare. Ti addormenti e ti svegli con il rumore delle onde. Il ristorante di questo piccolo resort a conduzione familiare esisteva prima del resort (pettegolezzi accertati), e fanno da mangiare da dio. E puoi mangiare sul tavolino privato davanti al tuo bungalow. Una roba da urlo.
    Pesce grigliato, è quello senza prezzo ma te lo dicono, e se non ricordo male si parla di 5 euro.
    Imagine Bali: camere nel mezzo di questo giardino tropicale. Piscina interna aperta anche di sera. Una chicca fuori dal casino di Ubud. Colazione servita nel tavolino fuori dalla camera. Cucinata dal proprietario. Un sogno. Sei un po’ fuori, ma ho usato Grab per farmi arrivare la cena, entrambe le sere. Come dicevo prima, ho speso letteralmente nulla così.
  • In generale, per dormire hai l’imbarazzo della scelta. Tutto costa davvero poco, specialmente se opti per guesthouse o posti gestiti dai locali, evitando grandi resort o posti più westernised. Del resto, se vai a Bali e vuoi farti il resort europeo, vattene in Spagna, spendi 20 euro con Ryanair e fine, o no? 🙂
  • Templi. Ogni angolo ne trovi uno. Ce ne sono tanti, tantissimi, più o meno famosi. Io ne ho fatto qualcuno, ma dopo un po’, lasciatemelo dire, due palle hahah. Un po’ come le chiese. Carine, tutte diverse ma anche tutte uguali. Ecco, se il tempo è poco, farei giusto Uluwatu temple con la Kecak Dance, che è una roba che dura un’ora e ti stordisce quasi, ma credo sia un’esperienza da fare almeno una volta. A me è piaciuto. Ah, andarci sulle 5 del pomeriggio, per beccarsi anche il sunset.
  • Scimmie. Sono esseri malefici, cattive come poche, per niente piacevoli. A me non hanno fatto nulla perché ho seguito tutte le best practises, ossia niente occhiali, niente bottiglie, mai fissarle negli occhi, ignorarle etc, ma ho visto saltare addosso a gente per rubargli le robe. E le vedi ovunque, quindi la famosa Monkey forest è evitabilissima. Io infatti non ci sono andato. Le scimmie le ho viste abbondantemente a Uluwatu temple, per le strade etc.
  • Andando verso Uluwatu, il driver si è fermato a Coffee luwak bukit sari, per farmi provare il caffè fatto dai semini cagati da questa bestia Kuwak, che pare sia molto precisina e si nutra solo dei semi migliori. Ti offrono anche 16 assaggi di the loro, che alla fine finisci per comprarne almeno uno. A me sono piaciuti più i the del caffè della bestia. Altra esperienza che ti fa perdere mezz’oretta, e se sei in strada, perché no.

Sto scrivendo da ore, a nastro. Ora non mi viene in mente altro.
Aggiornerò nel caso il post in questi giorni, nel caso.

Spero caldamente questo riassuntino possa aiutarti, e che, anche tu come me, possa tornare a casa con ricordi indimenticabili.

Buon viaggio e buona avventura!

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