Come andare fuori tema

Oh che due maroni!
Sì, oggi iniziamo così.
Avete presente quei giorni dove fai poco e niente, ma sei ancora più stanco?
Di solito, è perché abbiamo tirato come delle merde prima, e si arriva ad essere veramente sfiniti. Ecco, credo di essere arrivato un po’ a quel punto.

Il tipo di cui mi ero preso un mezzo crash gli ho dato uno stop io. Incredibile vero?

Continua a farmi un sangue da morire – non posso negarlo. Ma dopo avergli dato la possibilità di farmi stare di merda per giorni senza nemmeno conoscerlo (assolutamente TUTTA MIA la responsabilità, lo so lo so, ma a volte succede e va bene così), sono riuscito in maniera educata ed adulta a dirgli che la situazione e la maniera in cui comunichiamo non ci sta più portando quell’allegria e piacere dell’inizio, e avrei preso un attimo di tempo e distanze per ricreare un equilibrio ma che ci saremmo comunque visti a settembre come pianificato, perché continuo ad essere curioso di vederlo.
Lui ha risposto dicendo che nessuno dei due vuole fare male all’altro e sono tutti malintesi (se lo pensi davvero, allora mi chiami e chiarisci non fai l’incazzato isterico che non risponde – ma va benissimo così), e che ci saremmo visti a settembre.

Perfetto, sistemato.

Nel frattempo, senza manco accorgermene, ho iniziato a sentire un altro tipo.
Non so bene come si svilupperà la questione. E’ tutto molto nuovo.
Di solito, facendo un minimo di esame di coscienza, perdo la testa per casi umani o persone chiaramente che stimolano il mio spirito di crocerossina. Forse perché ho uno strano bisogno di sentirmi utile? Accettato? Apprezzato? Indispensabile? Boh… ne parlerò con la psico, ma ci sarà qualche roba simile da abbandono boh. Questi genitori si fanno un culo quadrato e non ne fanno mai una giusta. Mi fanno spesso tenerezza, quando ci penso.
Ma torniamo a noi. So tra l’altro che la gossipgirl che ogni tanto legge questo blog vuole sapere.

Bene, ho beccato questo su Tinder. Uno dei vari match, incluso la tipa. Sì, perché l’algoritmo di Tinder arriva alla disperazione, e ti propone anche donne a volte. E per curiosità un giorno ho fatto like ad una tipa (che obiettivamente sembrava molto carina ed interessante), ed è stato match! Io allucinato hahaha. Apro e chiudo parentesei velocemente, la cosa ha continuato e faremo un date appena rientro in Italia ahahah. Ma è chiaro che ad entrambi ci piace… la zucchina (o la melanzana, come viene indicata oggigiorno).
Questo tipo, che chiameremo Mr Cinema, è riuscito super tranquillamente in maniera totalmente silenziosa ad intrattenere una conversazione diaria con me.
Io manco me ne sono accorto.
Ma riguardando la history, un messaggino, un saluto, una parola carina… boh… gli ho proposto un pic nic improvvisato prima di andare a salutare degli amici.
Non è il tipo che mi prende a livello viscerale. Quelli tipo strappamutande, come Mr Mallorca. Peeeeero (lo sto dicendo alla spagnola), ha qualcosa di particolare. Qualcosa che mi tiene lì, che mi fa venire voglia di rivederlo.
Non è successo nulla. Solo chiacchiere e sushi. Però il tempo è volato, niente dramas, niente scleri, niente fatica: un tranquillo incontro.

La cosa mi fa un po’ strano, perché non sono davvero abituato a qualcuno così.
E ho ripensato a cosa mi disse la psico l’altro giorno, quando mi diceva “pensa a cosa vorresti in una potenziale futura relazione”. Questa frase mi ha risuonato nella testa, perché effettivamente non mi sono mai posto questa domanda.
Partivo con “oddiioooo è lui l’uomo della mia viiiitaaaaaa” e poi smadonnavo per potermi adattare alla situazione.
Ogni relazione che ho avuto, più o meno lunga, è partita sempre con un colpo di fulmine, e nella mia testa non credo esista altro modo.

Però, sarebbe anche molto bello non dover sempre pensare a 2000 compromessi e pensare che magari potrebbe essistere anche una persona che non ti fa sempre innnervosire, che non ti chiude la comunicazione quando hai il bisogno folle di parlare.
Magari non è necessario trovare sempre da dire.
Magari c’è anche la relazione senza litigi?

Oddio, ok, che nessuna si metta a ridere, ma confesso che non l’ho davvero mai pensata come possibilità.
Ora, torniamo ad incolpare i poveri genitori, artefici di tutti i nostri problemi: i miei hanno sempre smadonnato dal giorno in cui riesco a ricordare. E sono stati meglio da quando si sono smollati. I nonni, la coppia che sta durando (l’altro nonno se n’è andato a miglior vita quando ero piccolo quindi non ho ricordi di come vivesse la coppia con mia nonna), sono un esempio a mio avviso orrendo, di uomo padrone e donna schiava, che ora sono dipendenti l’uno dall’altra, ma sempre in questa chiave BDSM dei loro tempi. E anche lì, urli e dinamiche terribili.
Apro la cerchia… zii.
Uno frustratissimo, genio, ma anche lui che ha bisogno di fare fare fare per sentirsi “valuable”, dato che ha putroppo vissuto malissimo la sua omosessualità da ragazzo, con rinnego dei suoi. Relazioni sue molto lunghe, ma sempre con casi umani o altamente problematici.
Zia, crocerossina DOC, un’altra che trova i problematici con il lanternino e si fa in quattro per tutti. Anche lì, relazioni molto disparitarie.
E direi che ho chiuso. Le altre relazioni che ho visto… tutte sulla falsariga.

Quindi diciamo che posso capire perché il mio cervello non concepisca l’idea che una relazione possa essere anche serena. E che veda la cosa quasi come non possibile o suspicious. Tipo… “ok, dove sta la fregatura?”.

Magari invece esistono persone che non cercano il conflitto. Che sono in grado di parlare di argomenti anche ostici senza farmi girare i maroni.

Ripenso un po’ al mio ex. Che nell’ultimo periodo mi diceva “una volta eri aperto a parlare di tutto, ora non più”.
Hai un’idea di quanto questa frase mi sia rimbombata in testa? Chi sono? Com’è possibile?
Alla fine, aveva ragione lui: stando assieme ci stavamo facendo del male. Perché anche certezze come “con me puoi parlare di tutto” non lo erano più. Ed è vero, ero diventato molto chiuso e non capace di ascoltare serenamente nuove idee o diversi punti di vista.
D’altro canto, la maniera con cui mi venivano introdotti argomenti ostici era sempre a fatto compiuto, nel famoso “sandwitch feedback”, ossia buttato in mezzo a un discorso totalmente diverso, e poco a poco questo mi ha reso sempre più resistente all’accettare un punto di vista diverso.
Sono andato off topic di nuovo, però avevo bisogno di dirmelo e leggerlo. Aggiungo anche che sono ancora quello al quale puoi dire quello che vuoi: la maniera di dirlo è quello che fa la differenza. Suona poco vero, della serie “ti ascolto se me lo dici come pare a me”, ma quello che voglio dire è che anche io ho bisogno di essere “accompagnato” per comprendere certe cose, e sbattermi in faccia un fatto compiuto ed aspettarsi che l’accetti perché “sei sempre stato aperto di mente”, non è il modo.

Torniamo a noi. Mr Cinema non mi sta mettendo in modalità “fai attenzione!”.
Quindi ci torno ad uscire.

Mi preoccupa solo la parte fisica. Non sono abituato a non avere l’effetto strappa mutande, ma sicuramente quel sorrisetto, quella voce e modo di fare vanno sicuramente esplorati meglio.

Al massimo imparo qualcosa su come si fa cinema.

E di nuovo ci siamo… è ora di mettere via i large electronic items perché stiamo per atterrare.

Finalmente un fine settimana a Londra. Chissà cosa succederà con Mr Cinema…

E comunque, sì, off topic. Tutto il post. Volevo parlare di quanta poca pazienza mi è rimasta, ma sono finito a parlare di tutt’altro.
Riassumo in una riga: tra attese per il divorzio, attese per cambio di ruolo al lavoro, attese per riuscire ad acquistare un cazzo di appartamento di mmmmerda… sto iniziando a perdere la pazienza. Sono stanco di aspettare.

E sì sì, metto via il laptop! Due maroni!

A la prossima!

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.