Poi fai un salto dal medico e ti trovi in sala d’attesa.
Qui se ne vedono sempre di tutti i colori, ma trovo sempre molto curioso osservare il genere umano nelle sue varie sfumature.
Con una carissima amica questa “attività” la chiamiamo “people-watching” e la troviamo molto rewarding, specialmente quando immaginiamo storie al limite dell’assurdo, semplicemente osservando.
Per molti questo potrebbe essere visto come un giudicare, ma teniamo i nostri commenti per noi, quindi non facciamo male a nessuno. Alla fine è un gioco economico e piuttosto sano 🙂
Bene, in questo momento sto osservando questa donna che probabilmente ha (forse) la mia età ma sembra mia nonna.
Sala d’attesa, e lei chiaramente al telefono, e parla a voce alta.
Ora, a parte la maleducazione, ora mi chiedo un’altra cosa.
Hai la metà dei denti in bocca e quelli che hai sono decisamente lì ancora per miracolo: mi spieghi perché hai l’ultimo iPhone in mano con gli iPod nelle orecchie? Magari un giro dal dentista non sarebbe meglio, e magari un telefono da 100 sterle? Tanto per gridare in una sala d’attesa va bene anche un 3310.
No, denti stile Tritone trasformato in vermiciattolo da Ursula della Sirenetta, ma iPhone sfavillante.
E poi sono io quello venuto male.
Sarà.
(mi dico a questo punto “ma per fortuna!”)
Poi guardi fuori dalla vetrata e vedi il belloccio di turno che cammina bello sboroncello a petto in fuori in questa giornata di sole.
Cappellino, bel visetto, fisichetto disegnato sotto quella maglietta bianca casualmente semi attillata, pantalone corto sportivo… e lo sguardo scende, ed ecco… calzino quasi al ginocchio…
E no, non è finita. Lo so, è già doloroso questo ma no, c’è di peggio: la ciabatta nera da piscina.
Ma porcaputtana. Io dico. Le scarpe. Un cazzo di paio di scarpe. Qualsiasi. Ma scarpe. NO???
Già il calzino al ginocchio te lo fa scendere, ma la ciabatta è veramente un anticoncezionale.
Ma sono io quello venuto male. E va benissimo così.